La posizione di ACN sulla Superlega

In questi ultimi giorni sono accadute cose impreviste e gravi nel mondo del calcio internazionale, al quale ACN comunque vuole riferire per il suo posizionamento, soprattutto dopo un sondaggio lanciato in chat.

Su sollecitazione di alcuni club fondatori di ECA (la nuova Superlega)  Real Madrid e Juventus in prima fila, più alcune squadre europee – tra le quali veniva nominata anche l’INTER – hanno promosso la costituzione di una nuova Lega calcistica Europea che, in totale contrapposizione di FIFA e UEFA, voleva organizzare e gestire un super torneo tra grandi vincitori di titoli nazionali ed europei.

Non voglio entrare nella diatriba – se cioè sono soprattutto motivi economici a spingere a tale scissione, con l’idea di introitare molti miliardi in più all’anno per sostenere le sciagurate gestioni dei decenni precedenti… ma la lotta tra diverse associazioni è stata forte ed ha rischiato di separare lo sport dal business – .

Grazie alle pressioni mediatiche e a quelle dei tanti tifosi di molti club (non solo di piccole società di calcio di ogni singolo paese UE – ma poi anche dei grandi club che ci hanno ripensato) si è rischiato di travolgere l’intero mondo calcistico.

ACN vuole dare la sua voce alla questione (che nelle ultime ore si è andata velocizzando, fortunatamente, in modo regressivo ed anche l’Inter ha comunicato sul suo sito di aver fatta marcia indietro ) sia nei confronti dei suo associati, i suoi sostenitori, ma anche della società Inter e il mondo calcistico nazionale e non.

Non ultimo, ci sono stati giornalisti che in questi giorni mi hanno contattato per sapere un commento ACN sulla questione.

 

A tal proposito un breve botta e risposta:

D1. Presidente. Il caso nato dalla questione Superlega UE di calcio. Cosa ne pensa Lei che è anche stato giocatore ?

R.1 La cosa ha colpito tutti sia per la velocità sia per il caso gigante che ha creato. Molte sono state le posizioni, ampiamente giustificabili su entrambe i fronti ma visto che sono i tifosi e gli appassionati che reggono il mondo del calcio penso che la parola più improntate spetti a loro. I tifosi non hanno mancato di segnalare il loro dissenso ad un progetto che sarebbe stato più sanguinoso della guerra civile americana, rischiando di privare gli appassionati nel breve medio termine del loro sporto preferito.

 

D.2 …E cosa hanno pensato invece i sostenitori dei Cuori Neroazzurri ?

  1. 2 La pressoché totale maggioranza dei soci ACN e dei  supporter hanno sposato la tesi che la Superlega non era appropriata. Molti dei soci hanno indicato nella insana gestione economica di quei club che hanno promosso il progetto ( e  che volevano più introiti per salvare i loro disastrosi bilanci ) la maggior ragione della tenzone. Gli ultimi anni di Champions League – ma anche dei tornei nazionali – hanno evidenziato che i modelli moderni vincenti ( ovvero equilibrio tra gestione patrimoniale e risultati sportivi ufficiali ) sono quelli di Atalanta e Lipsia..per parlare di 2 dei più competitivi campionati europei ed il calcio europeo…per non andare nella direzione di una anemica superlega deve lavorare – ad esempio – : sul salary cap ( che, introdotto nel basket professionistico USA…fermò una simile disastro finanziario ), sulle mediazioni miliardarie dei procuratori ( spesso legate a fenomeni di ricatto e vessazioni verso assistiti e società ) e sui parametri di equilibrio finanziario delle aziende che vano gestite come aziende  e non come Stati carcassa dove imprenditori e burocrati spolpano la carcassa fino a lasciarla biancheggiare sotto il sole.

 

D.3 E il vs. giudizio sulla posizione dell’Inter ?

  1. 3 Fermo restando che l’Inter ha la sua inevitabile autonomia strategica e gestionale, e per il fatto che l’ACN non ha rapporti con la nuova proprietà societaria rispetto ai omenti in cui invece l’Inter primeggiava in Italia ed in Europa, come ACN ha il suo preciso posizionamento, ci siamo inizialmente molto stupiti di vedere il brand Inter nella lista dei separatisti. La cultura e la storia del Club – quella che noi abbiamo vissuto sin da bambini, nei momenti bui ed in quelli luminosi, erano nettamente in antitesi con la possibile scelta di stare dalla parte che noi consideravamo “ sbagliata “.

In un primo momento abbiamo pensato che la proprietà fosse stata mal suggerita ed irretita da coloro che sicuramente avranno focalizzato sul punto forte del espirarsi nel pensare di riuscire ad avere più denari e minori impegni nella soluzione dei risaputi problemi finanziari della società.

Oggi si sente parlare di un Comunicato ufficiale Inter nel quale la società farebbe un passo indietro. Era già un disonore ed un sacrilegio aver fatto un passo in avanti.

Purtroppo ( per noi fortunatamente )  la ns. cultura milanese, lombarda, italiana  mondiale…difficilmente si sposa con la cultura cinese e il modo di fare impresa di questa famiglia. Noi arriviamo da tradizioni civile e democratiche, la Cina da decenni da cultura politica di evidente linea risolutoria.

Ovviamente auguriamo all’Inter, ai suoi tifosi ogni bene…ma l’importante sono prima di tutto l’onore e la sapienza gestionale.

L’Inter si deve distinguere per passione  ma anche per senso civico e per capacità sportiva.

Piuttosto che fare un torto ad un avversario o ad una società competitor e  comportarsi in modo non idoneo…è meglio perdere. Ma con dignità.

 

Il Presidente

Stefano Vergani